“Portai a bordo anche un blocco di cera che pesava una cinquantina di libbre, un rotolo di spago o refe, un’accetta, una sega e un martello: tutte cose che in seguito ci furono di grande utilità, soprattutto la cera, con la quale fabbricammo delle candele”.
(pag.24 cap.6)
NOTA. Candele, torce e lampade ad olio rimasero gli unici strumenti di illuminazione artificiale fino all'Ottocento, quando venne introdotta prima l'illuminazione a gas e in seguito l'elettricità.
Per saperne di più sulle tecniche di produzione delle candele: http://www.graziani.net/candele/tecnologie/
e sull'illuminazione pubblica: http://www.ilpatrimonioartistico.it/lilluminazione-nellantichita/
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell%27illuminazione_pubblica_a_Torino
e sull'illuminazione pubblica: http://www.ilpatrimonioartistico.it/lilluminazione-nellantichita/
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell%27illuminazione_pubblica_a_Torino
I lampionai erano responsabili dell'accensione dei lampioni a gas (fonte:http://www.puntovirale.it/10-lavori-che-non-esistono-piu-oggi/#_ ) |
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