“Io nacqui nel 1632 nella città di York da una buona
famiglia che peraltro non era del luogo. Mio padre infatti era uno straniero,
di Brema...grazie al commercio, aveva accumulato un ragguardevole patrimonio
cosicchè, abbandonati i propri affari, aveva scelto di vivere a York e vi aveva
sposato mia madre, appartenente a un’ottima famiglia locale.” (pag.5 cap.1)
NOTA.
La borghesia mercantile dell’Inghilterra di metà Seicento: è questa la classe
sociale a cui appartiene il giovane Robinson Crusoe, la stessa protagonista
dell’economia nazionale sin dall’ascesa al potere di Elisabetta I (1558-1603)
la cui politica favorì tanto l’agricoltura e l’artigianato quanto il commercio
marittimo; e fu proprio la fiducia della regina nei mercanti, nei marinai,
negli esploratori e nei corsari a garantire all’Inghilterra la supremazia sulle
rotte marittime e il dominio dei traffici commerciali sull’Atlantico per tutto
il Seicento e il Settecento.
Elisabetta I (fonte:http://it.wikipedia.org) |
“Mio padre aveva provveduto a corredarmi di una congrua
istruzione e intendeva avviarmi alla carriera legale. Ma a me sarebbe piaciuta
una cosa sola: navigare.” (pag.5 cap.1)
NOTA.
Il mare, l’avventura e la libertà erano diventate delle tentazioni allettanti
sia per avventurieri senza scrupoli alla ricerca di una facile fortuna sia per
giovani di buona famiglia stanchi della “tranquillità” che la “media condizione
della vita” (la condizione borghese) poteva garantire.
“a bordo non avevamo un grosso carico di merci, ma solo
le cianfrusaglie idonee al mercato coi negri: perline, conchiglie, oggettini di
vetro e altre quisquilie del genere come specchietti, coltelli, accette e
simili.” (pag.43 cap.10)
NOTA:
Crusoe si riferisce al cosiddetto “commercio triangolare” e alla “tratta degli
schiavi”: un complesso sistema di interscambi tra la madrepatria, le coste
africane che si affacciano sull’Atlantico e le colonie americane grazie al
quale i mercanti inglesi e olandesi scambiavano merce di scarso valore con gli
schiavi che rivendevano ai proprietari delle piantagioni americane ottenendo
cotone, legname, pellicce, rhum, zucchero, melassa e altre materie prime che,
insieme ai proventi delle “recinzioni”, verranno investite durante la prima
rivoluzione industriale.
Il commercio triangolare e la tratta degli schiavi (fonte:http://apush5.weebly.com/the-thirteen-colonies-and-the-british-empire-1607-1750.html) |
Ho
voluto approfondire con maggiore attenzione l’aspetto sociale e economico della
storia inglese del Seicento poiché nel romanzo sono espliciti i riferimenti
alla società e all’economia piuttosto che alla politica del tempo; voglio
comunque riportare un breve schema riassuntivo dei più importanti avvenimenti
politici del secolo:
1603 Giacomo I
succede a Elisabetta I --> il
centralismo del nuovo sovrano si scontra con le esigenze della borghesia
mercantile che era stata favorita da Elisabetta I
1628 Carlo I,
figlio di Giacomo I, è costretto ad accettare la Petizione dei diritti
La petizione dei diritti (fonte:http://www.humanrights.com/it/what-are-human-rights/brief-history/declaration-of-independence.html) |
1642-1649 la
guerra civile --> Carlo I e la nobiltà contro la borghesia e il
Parlamento con il New model army
1649-1660 la
repubblica puritana di Cromwell (Commonwealth)
Oliver Cromwell (fonte:http://en.wikipedia.org/wiki/Oliver_Cromwell) |
1660
restaurazione della monarchia ad opera di Carlo II